Rifiuti, M5S Lazio: "MITE ristabilisce principio sui siti in aree idonee"

Dissipata ieri dal tavolo tecnico istituito al MITE, l’annosa diatriba fra Roma Capitale e Regione Lazio sull’individuazione del sito di discarica. Finalmente, viene riabilitato il principio che i siti di discarica devono essere situati in aree idonee individuate e stabilite in ottemperanza della normativa comunitaria, nazionale e regionale, e non in base a criteri di campanilismo e opportunità politica“.

Lo dichiara il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle Lazio a seguito della riunione tenutasi al MITE che ha ribadito come nel Comune di Roma non esistono “aree bianche” idonee alla realizzazione di discariche.

“Speriamo vivamente – afferma il capogruppo Loreto Marcelli -, che da oggi si riparta con un nuovo approccio più rispettoso di cittadini e dei territori e che l’odio fomentato in questi anni anche da rappresentanti istituzionali, cessi per far largo al buon senso ed allo studio di tutte le possibili soluzioni volte a scongiurare la nascita di nuove Malagrotta, Borgo Montello o Roccasecca. In questa direzione vanno gli atti che proponiamo da anni e che oggi sono sui tavoli decisionali della Regione dove è giunto il tempo di un cambio di paradigma che porti Roma e tutti i comuni del Lazio fuori da questa ventennale emergenza rifiuti. E’ urgente che ogni Ente si assuma le proprie responsabilità, pena un commissariamento a cui gioco forza corrisponderà un ennesimo favore all’impiantistica privata e a soluzioni tampone che tra un anno ci riporteranno allo stato di crisi di questi giorni. La via maestra per il raggiungimento dell’autosufficienza non può dunque che svilupparsi seguendo un percorso parallelo: da una parte un’analisi puntuale del materiale rifiuto teso a ridurre al minimo quello che va a discarica o a incenerimento, dall’altra la creazione di mini impianti pubblici che coprano tutte le aree idonee disponibili per il trattamento e il recupero di materia prima e seconda, che garantiscano equità e qualità alleviando gli impianti finali“.

“Questa duplice azione – sottolinea Gaia Pernarella, componente della Commissione Rifiuti regionale -, di fatto ci darà il risultato di avere un rifiuto certificato, stabilizzato, che non produce inquinamento e non fa paura ai cittadini quando viene posto in discarica. In questo senso, la proposta di Legge regionale che istituisce gli Enti di Governo d’Ambito per la gestione dei rifiuti e i più recenti emendamenti presentati alla Legge di Collegato che puntano ad aiutare finanziariamente le Province negli studi sull’individuazione delle aree idonee e, contemporaneamente, finanziano la progettazione di piccoli impianti di recupero di materia come avviene ormai in gran parte d’Europa tesi a creare un sistema integrato di piccoli impianti pubblici che superano l’attuale paradigma quello del grande impianto privato che nel nome di un presunto bene comune, come avviene in questi giorni, mette in ginocchio tutti i cittadini ma particolarmente quelli che quell’impianto lo subiscono per vicinanza”, conclude Pernarella.