“ ‘Non siamo tutti uguali’: è questa, negativamente, la massima che emerge dalle indagini sul concorso pubblico per le assunzioni all’ASL di Latina. Un “Sistema di governo” contro cui ho l’obbligo morale di continuare a lottare per rimettere il merito al centro delle scelte, così non disperdendo le eccellenze e le capacità di tanti concittadini oggi delusi”. Lo dichiara Gaia Pernarella, Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.
“Procura, Squadra Mobile e Guardia di Finanza – prosegue -, meriterebbero una standing ovation per quanto fatto fino a ora perché con caparbietà sono riusciti a penetrare nel dettaglio, come verosimilmente non avviene solo nel settore sanitario, il funzionamento del sistema del consenso in provincia di Latina: dal Consigliere del piccolo comune al rappresentante istituzionale più elevato, ognuno con l’obiettivo, semplice, di perpetuare il proprio raggio di influenza e i propri interessi, personali e di bottega, indipendentemente da dove e con chi ci si schieri. Un trasformismo di fatto dove il consenso diventa merito e quest’ultimo sparisce, emigra altrove, che nausea me e altrettanto la maggior parte dei cittadini che lo subiscono, particolarmente nella provincia dove risiedo e dove da anni vige il cosiddetto “patto del Nazareno” che su questa vicenda è ben evidenziato da reciproci, convenienti silenzi che viceversa, dove ogni opposizione è stata affievolita, talvolta diventano addirittura pretestuose e sguaiate difese: un mondo capovolto, piramidale e marcio contro cui ognuno di noi deve lottare, e bene hanno fatto ASL e Servizio Sanitario Regionale a preannunciare la propria costituzione di parte civile in un eventuale processo, e che personalmente non smetterò mai di avversare fedele ai principi espressi dai Padri Costituenti in tema di lavoro e diritti”.