“L’operato del gestore del servizio idrico dell’ATO 4 è sotto gli occhi di tutti da anni e questo non certo per aver offerto un servizio all’altezza del costo delle bollette richieste ma per scelte discutibili che oggi regalano ai cittadini una delle reti peggiori d’Italia per dispersione idrica mentre agli azionisti privati utili netti ogni
“La buona notizia è che dopo anni di ‘fiato sul collo’ da parte del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Lazio finalmente Acqualatina ha pagato interamente alla Regione Lazio, circa un milione di euro, i canoni per tutti gli emungimenti di acqua pubblica da sorgenti e pozzi adibiti a consumo umano in provincia di Latina che mai, dal
“Abbiamo partecipato come uditori alla riunione dei Sindaci dell’Ato 4 che, per l’ennesima volta, si sono incontrati per discutere del percorso di ripubblicizzazione del servizio idrico: tra un documento da approvare in Conferenza dei Sindaci il 12 dicembre, la richiesta del socio privato di dieci milioni di euro come base della trattativa e un appello a Zingaretti perché si
E’ arrivata nel porto di Formia la nave cisterna che riverserà 2000 metri cubi d’acqua al giorno nelle condutture idriche colabrodo (circa il 70% di perdite) che Acqualatina ha nel sud pontino. Il tutto grazie a una convenzione che la Regione Lazio ha stretto con la Regione Campania e che vede protagonista Acqua Campania e il gestore idrico pontino di cui nessuno,
Condividere le informazioni e divulgarle per metterle a disposizione delle comunità: sono principi cardine del Movimento 5 Stelle – spiega Gaia Pernarella, capogruppo in Regione Lazio -, che ancora una volta applichiamo a situazioni su cui gli attivisti presenti sul territorio ci hanno sollecitato a interessarci. Avevano destato preoccupazione, documentate da tanti cittadini e rilanciate dai tg locali,
“La situazione di emergenza del Lago di Bracciano la segnaliamo alla Giunta Zingaretti dal 2015 ma il presidente se ne è accorto solo adesso, perché quell’immagine desolante di un lago svuotato le è strumentale per attaccare l’amministrazione capitolina. Non lo diciamo noi, ma i professori de La Sapienza che il prelievo è solo una delle
Zingaretti, come sempre quando c’è un’emergenza, fa il possibile per scaricare le responsabilità dalla Regione, ora che il Lazio affronta il problema della poca disponibilità idrica, invece di mettere davanti ai propri doveri i gestori idrici che non hanno realizzato la necessaria manutenzione delle reti, preferisce dichiarare lo stato di calamità naturale e far ricadere
Passerelle quando ci sono i cittadini assetati, silenzio generale e assenze quando si tratta di votare i bilanci di esercizio. E intanto i compensi dei Cda e dei collegi sindacali raddoppiano, i lavori sulle reti idriche non si fanno, le promesse di sgravi sulle bollette dell’acqua valgono solo in campagna elettorale con la Regione in prima