“E’ scandaloso che al di là dei roboanti annunci, ancora oggi non è visionabile alcuno studio di fattibilità per il compound industriale di Colleferro: alcun Consigliere regionale del Lazio ne sa ufficialmente nulla. E tutto questo mentre è prossimo l’inizio della discussione sul Piano regionale rifiuti in X Commissione”. Così Gaia Pernarella,consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, commenta le mancate risposte ai ripetuti accessi agli atti presentati alla Direzione Rifiuti del Lazio e alla Lazio Ambiente e per cui nella giornata di oggi ha presentato un sollecito essendo scaduto il termine, da Statuto Regionale, di quindici giorni entro il quale erano attese risposte.
“In una delle ultime audizioni della Commissione Rifiuti, quella dove su nostra richiesta è stato ascoltato il presidente di Lazio Ambiente Daniele Fortini, abbiamo appreso che a Colleferro non si tratteranno 500 mila tonnellate di rifiuti così come stilato nel Piano Regionale rifiuti, basato proprio sul documento preliminare di fattibilità che abbiamo chiesto di visionare, bensì la metà. Duecentocinquantamila tonnellate annue di rifiuti indifferenziati provenienti da tritovagliatura e scarti di TMB: una parte destinata alla produzione di CSS, e quindi incenerimento, e un’altra, ancora carica di rifiuto umido, per la produzione di metano da smaltire a Colleferro nell’ambito della riqualificazione del compound preesistente. Ebbene abbiamo chiesto alla Direzione Rifiuti copia dello “studio preliminare di fattibilità”, citato nella sezione 10.7.6 dell’allegato 3 Piano di gestione dei Rifiuti urbani Lazio sezione rifiuti urbani’ presentato dalla società Lazio Ambiente Spa alla Regione Lazio”. Dopo ventisette giorni, ben oltre il massimo consentito, siamo ancora in attesa di capire a che punto sia Lazio Ambiente su questo impianto. E ora – conclude Pernarella -,abbiamo un motivo in più per credere che qualcosa di poco chiaro, e verosimilmente a danno di tanti cittadini, stia andando in scena, ancora una volta a Colleferro”.