Audizione su criminalità organizzata nel litorale a sud di Roma

I numerosi e gravi episodi di criminalità organizzata, che hanno interessato e coinvolto alcuni Comuni del litorale a sud di Roma destano profonda preoccupazione e se anche le commissioni regionali non hanno competenze ispettive, una riflessione su quello che sta accadendo, va fatta.

Per questo motivo, già nel mese di marzo ho richiesto una seduta della I Commissione regionale che si occupa anche di lotta alla criminalità e antimafia, alla presenza dei sindaci della zona e delle associazioni che si occupano di combattere l’illegalità.

I mesi successivi alla mia richiesta si sono arricchiti di ulteriori fatti e nuovi interventi delle forze dell’ordine che hanno a loro volta accresciuto la consapevolezza che la giornata di oggi era necessaria da cui ringrazio tutti i Sindaci, loro delegati, le associazioni che hanno inteso essere presenti.

Come ben saprete nei prossimi mesi importanti investimenti pubblici sono attesi nei nostri territori e questi alimentano gli appetiti delle tante associazioni criminali che i rapporti semestrali della DIA, ormai da decenni, testimoniano operare in modo consistente sul nostro litorale, molto attrattivo per le organizzazioni criminali che investono nell’industria del divertimento e nei settori collegato dell’edilizia, del commercio, dello smaltimento dei rifiuti.

Negli ultimi mesi abbiamo registrato una imponente operazione della Direzione Antimafia che ha interessato i Comuni di Anzio e Nettuno coinvolgendo direttamente anche gli amministratori dei due comuni con ramificazioni nella vicina Aprilia. O a Formia dove c’è stata una sparatoria che ha visto risultato ferito un esponente di una nota famiglia criminale e un mese e mezzo fa un’operazione dell’Antimafia intervenuta con gli elicotteri su cui, ho letto, si è espresso con parole che mi sembrano degne di attenzione da parte di questa Commissione, anche un parroco cittadino, direttore della Caritas diocesana, don Alfredo Micalusi.

Episodi attenzionati dalle forze dell’ordine e dagli organi inquirenti, purtroppo non nuovi per il territorio del litorale sud della regione che da anni si ritrova a fare i conti con spaccio, prostituzione, agromafie e sfruttamento degli immigrati a cui si aggiungono episodi di arresti per corruzione nelle Istituzioni come nei casi di Sabaudia e Terracina.

Ritengo per tutto quanto elencato sia fondamentale e importante tenere alta l’attenzione, tra di noi così come tra i cittadini, compito a cui sono convinta sta adempiendo coraggiosamente la stampa, anche in questo caso credo non senza difficoltà, considerato gli spessori criminali con cui deve confrontarsi.