Piano Territoriale Paesistico Regionale, "Il Lazio ora è a rischio"

“Nella giornata di oggi con una votazione bulgara nella Commissione X della Regione Lazio, gli emendamenti a prima firma PD hanno reso vani anni di co – pianificazione e di lavoro tra Ministero per i Beni e le Attività Culturali e gli uffici della Regione Lazio, modificando la proposta di delibera numero 26 per l’approvazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale ed eliminando tutti i riferimenti relativi al testo co – pianificato.

Inoltre, infrangendo l’articolo 133 del Codice dei Beni Culturali del Paesaggio del 2004, che al comma 1 stabilisce “Il Ministero e le Regioni definiscono di intesa le politiche per la conservazione e la valorizzazione del Paesaggio”, e al comma 2, “Ministero e Regioni cooperano altresì per la definizione di indirizzi e criteri riguardanti l’attività di pianificazione territoriale”. E non solo, anche l’articolo 135, comma 1, dove si sancisce che “Lo Stato e le Regioni assicurano che tutto il territorio sia adeguatamente conosciuto, salvaguardato, pianificato e gestito in ragione dei differenti valori espressi dai diversi contesti che lo costituiscono”.

Il motto di questa Regione pare continuare a essere, e oggi ne abbiamo avuto ulteriore riprova, lo sviluppo economico a sfregio del paesaggio in antitesi ai principi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Con questa decisione c’è il rischio di un vero e proprio tsunami ambientale: le attività economiche che si andranno a pianificare, invece di valorizzare e tutelare il territorio, andranno in contrasto con le caratteristiche dei paesaggi”.

Lo dichiara Gaia Pernarella, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lazio.